Rai Isoradio visita Fiorano nella puntata di “Città dei Motori” in onda sabato 4 febbraio alle ore 9,05.

3 febbraio 2023 – Ferrari e ceramica. Le due eccellenze che contraddistinguono il Comune di Fiorano Modenese saranno al centro della puntata di “Città dei Motori” che andrà in onda sabato 4 febbraio alle ore 9,05 su RAI Isoradio, il canale diretto da Angela Marella.

Eccellenze che conosce bene il sindaco Francesco Tosi che guida il comune al centro di uno dei principali distretti della ceramica al mondo, territorio nel quale c’è il maggior numero delle industrie e di fabbriche dell’indotto che qui vuol dire 14mila posti di lavoro su 17mila abitanti, oltre alla presenza del Museo della Ceramica istituito nel 1996 e con sede nel Castello di Spezzano. Una forte vocazione industriale che genera quotidianamente un intenso traffico e una qualità dell’aria su cui l’amministrazione sta impegnandosi per un miglioramento costante dei parametri così da garantire un livello di vita ai propri cittadini degno degli alti standard scolastici e di servizi sociali che già assicura.

Ma l’aria di Fiorano è aria di motori, motori Ferrari, da competizione e da F1 che provano sul circuito voluto da Enzo Ferrari, costruito a partire dal 1971 e il cui record di percorrenza spetta a Michael Schumacher, l’ultimo a richiedere e ottenere una variante del tracciato originale. Una storia custodita da un giovanissimo Carlo Orlandi che, come altri coetanei, respira ogni giorno questa atmosfera motoristica che per tutti gli appassionati e i cittadini vuol dire precipitarsi, nelle settimane in cui ci sono i test di prova, sul ponte che permette di vedere le auto che girano, fermarsi a chiedere foto e autografi ai piloti oppure godersi il raduno annuale di auto storiche, una giornata di festa e di un giro emozionante su veicoli d’epoca per le colline attorno a Fiorano.

E se il comune modenese, oltre a Ferrari e ceramica, offre anche una cucina ricca di prodotti lavorati e contaminati da un territorio noto per l’aceto balsamico, il lambrusco e la carne di maiale, spiega una grande esperta di enogastronomia come Vita Santarsiero, lo deve anche ai tanti figli e nipoti che negli anni e ogni giorno tramandano le ricette di nonne e mamme: dal gnocco fritto a tortellini e tortelloni, dalla torta di tagliatelle alla torta pane fino al tipico bensone, simbolo del cibo povero e di riciclo dei resti della cucina, orgoglio delle terre modenesi.

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