Piedimonte San Germano

Piedimonte San Germano

Sindaco:

Gioacchino Ferdinandi

Sede:

Piazza Municipio, 1 – CAP 03030

Numero Abitanti:

6.470

Telefono:

0776-402901

Superficie Comunale:

Km2 17

Tradizioni Motoristiche

La storia motoristica di Piedimonte San Germano risale al 1972 con l’insediamento FIAT nella piana sottostante il paese per costruire una piccola utilitaria: la 126. Nel 1974 si affiancherà nell’impianto la linea della 131 seguita dalla Ritmo, nuova media compatta degli italiani, nel 1978 l’anno in cui a Cassino parallelamente allo stabilimento Fiat di Rivalta, viene installato il Robogate Comau, sistema altamente automatizzato che alleggerisce e velocizza il lavoro degli operatori del reparto di lastratura. La fabbrica registra un incremento delle attività e nel 1983 si avvia la produzione della Regata.

Nel 1988 nasce la linea di assemblaggio della Tipo, vettura con carrozzeria completamente zincata che impone l’ammodernamento degli impianti ma fa registrare subito un buon successo di vendite, tale da far aumentare la produzione dello stabilimento fino a mille auto al giorno.

Nel 1990 entra in produzione la Tempra nelle tre versioni berlina, wagon e van denominata Marengo che utilizza motori, pianali, portiere, sospensioni e molti altri componenti della Tipo. La fabbricazione di questi modelli sarà sostituita, fra il 1995 e il 1996, dalla nuova famiglia di auto del Gruppo: Bravo, Brava, Marea e la nuova versione Marengo furgonetta.

Gli anni Duemila per lo stabilimento di Cassino comportano una nuova ristrutturazione e lo smantellamento delle vecchie linee di produzione che lasciano spazio a quelle della Stilo nelle varianti berlina 3 e 5 porte. Nel 2001 la fabbrica sostituisce il Robogate col sistema Open Gate, che garantisce maggior efficienza e precisione nella saldatura delle fiancate. La capacità produttiva dell’impianto sale a 250 mila vetture l’anno.

Dal 2007 entra in produzione la nuova Bravo mentre nel 2008 arriva la terza generazione della Lancia Delta e dal 2010 la Giulietta dell’Alfa Romeo.

Il 2016 è l’anno della svolta per lo stabilimento FCA di Cassino (diventato stabilimento Alfa Romeo) con l’avvio della produzione della Giulia, la capostipite della nuova generazione e a inizio 2017 con Stelvio, il primo SUV dello storico marchio.

La trasformazione portata a termine nel 2016 è una rivoluzione a livello sia strutturale che di modello produttivo e ha fatto di Cassino “uno stabilimento Premium per automobili Premium” grazie a tecnologie e processi all’avanguardia, che garantiscono i più elevati standard in termini di efficienza, ergonomia ed ecosostenibilità.

FCA ha definito lo stabilimento un World Class Sustainable Plant sulla base della applicazione rigorosa dei principi del World Class Manufacturing (WCM) con l’introduzione di avanzate tecnologie produttive e innovative soluzioni ambientali che riguardano tutte le aree dello stabilimento e mira ad eliminare gli sprechi e ad aumentare la produttività, la qualità e la sicurezza in modo strutturato e sistematico.

L’eccellenza raggiunta nella produzione di automobili è stata eguagliata dalle performance ottenute in ambito ambientale. Lo stabilimento di Cassino ha, infatti, raggiunto l’obiettivo zero rifiuti inviati in discarica nel 2000, ha una carbon footprint anch’essa pari a zero e progetta di rendersi completamente autosufficiente in termini di consumo di acqua.

Dal 1972 a oggi lo stabilimento ha prodotto un totale di 15 modelli diversi e oltre 7 milioni di vetture. L’attuale FCA Cassino Plant impiega 4300 dipendenti (oltre il 60% laureati e diplomati) ha una capacità produttiva giornaliera di 1000 vetture con 1300 robot di lastratura e costituisce una delle realtà automobilistiche italiane più importanti.

Intorno allo stabilimento produttivo si è sviluppato un indotto importante costituito di subfornitori di parti e di servizi. La sua collocazione all’uscita dell’autostrada del Sole (A1) rende agevole la spedizione via gomma e lo svincolo ferroviario che passa dentro i suoi piazzali ne rende altrettanto agevole la spedizione via rotaia.

Nel corso del 2019 è prevista la trasformazione dello stabilimento per le linee di Giulia, Stelvio e Giulietta nella versione plug-in con motore elettrico.

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